Ecco un altro caposaldo di noi videogiocatori da sala giochi degli anni ’80: Super Hang-on. Un videogioco di moto, nella “logica” molto simile ad Out Run (che usava una Ferrari Testarossa cabrio), ma con un punto di forza incredibile: si saliva in moto e per girare, bisognava davvero tirarla giù a destra o a sinistra. E che te lo dico a fare! Immaginatevi un bimbo di neanche 10 anni che si ritrova a giocare con una moto vera, dovendoci addirittura salire sopra.
Della serie “shut up and take my money”. Le partite duravano abbastanza a patto di averne già fatte una decina buona come “allenamento”. Più che altro dover muovere la moto a destra e sinistra facendola piegare, ti faceva consumare energia più di una lezione in palestra. Mi ricordo bene che andavamo belli ordinati in sala giochi e ne uscivamo sudati come neanche dopo 90 minuti a calcetto. 4 continenti fra cui scegliere, difficoltà da principiante a “famose male”, numero di livelli da 6 a 18 mi pare. Si narra che quei pochi che riuscivano a finire quello da 18, potessero presentarsi con il casco in mano alla Cagiva per essere assunti come piloti ufficiali nella 125 la stagione successiva.
Livello di madonne: esagerato con il cabinato dove ci si saliva, moderatamente basso quello con il cabinato dove c’era solo il manubrio.